Sul cinema - Marsilio Editori
lt;FONT FACE="Verdana"><P>Fare un film è altra cosa dal valutarlo, sono "mestieri" diversi. Alle volte, però, sono stati praticati entrambi, e il lavoro critico è diventato quasi una premessa, più o meno esplicita, di quello di regista. Anche nel cinema italiano non mancano gli esempi, certamente quello di Michelangelo Antonioni è il più significativo, sia per il lungo periodo in cui la sua attività di recensore e scrittore di cinema si è esercitata, sia per il peso qualitativo degli interventi. Rifare questo percorso significa penetrare nella formazione di un gusto - fatto di preferenze e prese di distanza, di adesioni e rifiuti - e più ampiamente nella ramificazione di una cultura complessa; vuol dire però anche inoltrarsi in un clima d’epoca (il cinema italiano dal fascismo all’antifascismo, per dirla in formula) di fondamentale importanza storica. Il lettore che conosce i capolavori di Antonioni (dal Grido all’Avventura, dalla Notte all’Eclisse a Professione: reporter a Blow up per dirne alcuni), troverà in questi scritti tracce, indizi, umori che gli faranno meglio capire le basi sulle quali sono nate le grandi opere. </P> <P>Michelangelo Antonioni è nato a Ferrara nel 1912. Ha diretto <I>Cronaca di un amore</I> (1950), <I>I vinti</I> (1952), <I>La signora senza camelie</I> (1953), <I>Tentato suicidio episodio di Amore in città</I> (1953), <I>Le amiche</I> (1955), <I>Il grido</I> (1957), <I>L’avventura </I>(1960), <I>La notte</I> (1961), <I>L’eclisse</I> (1962), <I>Il deserto rosso</I> (1964), <I>Il provino</I> prefazione a <I>I tre volti</I> (1965), <I>Blow up</I> (1966), <I>Zabriskie Point</I> (1970), <I>Chung Kuo. Cina</I> (1972), <I>Professione: reporter</I> (1974), <I>Il mistero di Oberwald </I>(1980), <I>Identificazione di una donna</I> (1982), <I>Al di là delle nuvole</I> (1995).</P> <P>Giorgio Tinazzi è professore di storia del cinema all’Università di Padova. Profondo conoscitore del cinema di Antonioni sul quale ha pubblicato la prima monografia nella collezione del Castoro, per Marsilio ha curato i precedenti volumi di Antonioni e ha pubblicato i volumi<I>: Il cinema di Robert Bresson</I> (1979) e <I>Truffaut. Il piacere della finzione</I> (1996).</P> <P>Carlo di Carlo, regista e amico personale di Antonioni, ha collaborato alla realizzazione di alcuni suoi film e ha curato, con G. Tinazzi, l’edizione Marsilio degli scritti di Antonioni.</P> </FONT><FONT FACE="Times" SIZE=5> </FONT><FONT FACE="Times"><P> </P></FONT>
GLI ANNI DEL CINEMA ITALIANO CINEMA EVERARDO ARTICO MARSILIO EDITORI 1990
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